Salve,
mentre in Campania non sanno più dove mettere la 'munnezza, vorrei fare una rapida riflessione sulla raccolta differenziata.
Nella nostra zona (Torino sud) un consorzio di comuni ha reso la raccolta differenziata OBBLIGATORIA, rimuovendo i bidoni dei rifiuti e attivando una "apparentemente" costosa raccolta porta a porta, obbligando quindi le persone e le aziende a separare:
- organico
- vetro
- plastica
- carta
- verde (potature e taglio erba non si bruciano più...)
In poco più di due anni abbiamo raggiunto il 65% di raccolta differenziata.
Ciò significa che si produce un terzo della 'munnezza che si produceva prima e che quindi una discarica che prima durava 10 anni ora dura 30 anni! Serve altro? No, infatti il secondo inceneritore (ops... termovalorizzatore) in previsione a Torino nord non verrà fatto, perchè non si giustifica il suo costo. Non ci sarebbe abbastanza 'munnezza da bruciare (da valorizzare).
Allora? Alle conclusioni ci arrivate da soli o vi ci devo portare per mano?
Alla prox.
P.S.: Non voglio sapere di bilanci economici e di convenienza di una (eco)mafia piuttosto che di un'altra. Sono cose diverse. Iniziamo a separare i rifiuti. Poi alle (eco)mafie ci penseremo...
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